“Sviluppare la Previdenza Complementare
favorisce la crescita economica”
ROMA | Sala delle Colonne | 17 ottobre 2011
prima iniziativa pubblica in collaborazione con Assoprevidenza
Presenti, tra gli altri, Antonio Finocchiaro, Presidente COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), Andrea Camporese, Presidente INPGI (Istituto nazionale di Previdenza dei Giornalisti italiani) e ADEPP (Associazione degli enti previdenziali privati), l’on. Silvano Moffa, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, l’on. Nino Foti, Presidente di Previdenza Italia, Gianfranco Verzaro, Presidente del Fondo Pensione Gruppo BNL/BNPP Italia, Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza.
“Gli elementi di criticità nei processi di empowerment dei lavoratori non riguardano solo il campo pubblico, ma coinvolgono anche la capacità delle stesse imprese di investire sul proprio capitale umano. Elementi di criticità che determinano un sottoutilizzo dei fondi interprofessionali ed uno spreco di risorse pubbliche. Occorre individuare forme di avvio soft al mondo del lavoro che diano all’azienda la possibilità di investire sul soggetto e sulla sua formazione, aiutandolo a consolidare una professionalità in vista di una futura ricollocazione a livelli più alti, eventualmente prevedendo degli incentivi in tal senso.”
“Anche i fondi possono contribuire a creare le condizioni per un rilancio della previdenza complementare, adottando sistemi di governance meglio caratterizzati da unità di indirizzo, collegialità delle decisioni, controlli tempestivi e approfonditi, capaci di garantire una sana, prudente e redditizia gestione dei montanti accumulati. Una condizione indispensabile per aumentare il grado di trasparenza e accountability e accrescere la fiducia dei cittadini nel sistema. I singoli lavoratori, tenendo anche conto dei vantaggi fiscali riconosciuti ai soggetti versanti, possono contribuire a far crescere la previdenza complementare avviando i soggetti fiscalmente a carico sulla strada del risparmio previdenziale: una possibilità offerta da larga parte dei fondi pensioni”.
“I settori di intervento possono essere i più vari: dai trasporti alle filiere territoriali logistiche per l’apertura ai mercati esteri, alle fonti rinnovabili.
Tutti favorirebbero la domanda interna e esterna e l’occupazione e rappresenterebbero il volano per riattivare il processo di crescita economica, assicurando nel contempo adeguati rendimenti ai Fondi Pensione. Un altro settore dove potrebbero essere indirizzate le risorse della previdenza complementare è quello delle piccole e medie imprese, per accompagnarle nell’auspicato loro processo di capitalizzazione. Nel processo ipotizzato tutti gli attori hanno un ruolo preciso da svolgere, coerente ai loro obiettivi e alle loro responsabilità: i Fondi pensione, lo Stato, gli iscritti, le Società di gestione del risparmio.”
“Una buona parte delle risorse investite dai Fondi Pensione all’estero potrebbe essere attratta da prodotti finalizzati a finanziare investimenti produttivi in infrastrutture, opere pubbliche che possano favorire la ripresa e quindi il processo di crescita economica del nostro Paese”.