Il sistema previdenziale italiano è entrato in una fase di progressivo disavanzo quando il rapporto tra prestazioni pensionistiche e contributi ha iniziato a salire da un valore prossimo al 100% (1976), di sostanziale equilibrio tra entrate e uscite, al 135% del 1986. I bassi tassi di natalità e l’allungamento della vita media creavano disequilibri sulla sostenibilità finanziaria di un sistema pensionistico che pagava le pensioni con i contributi dei lavoratori attivi: era improcrastinabile una riforma dell’intero sistema.
La previdenza complementare nasce con il D.lgs. 124/1993. Nel 1995 il sistema a prestazione definita viene sostituito con il sistema a contribuzione definita – le pensioni non vengono più pagate con i contributi dei lavoratori attivi: i versamenti contributivi accrescono la posizione pensionistica di ciascuno. Il Dlgs 47/2000 disciplina diversi aspetti fiscali della previdenza complementare e identifica come forme pensionistiche individuali i fondi pensione aperti e i contratti assicurativi di natura previdenziale, sottoponendoli alla stessa disciplina fiscale.
La legge 243/2004 (riforma Maroni), l’estensione della previdenza complementare ai dipendenti pubblici e l’indirizzamento del Tfr verso la previdenza complementare (nel 2005, con validità dal 01/01/2007) hanno dato un altro assestamento al lungo processo correttivo della spesa pensionistica pubblica.
Nel 2010 la XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, dopo un articolato ciclo di audizioni informali sulle problematiche relative alla gestione e all’andamento dei fondi pensione e della previdenza complementare, adotta la risoluzione n. 8-00072. La risoluzione, richiamando l’attenzione del Governo sulle potenzialità del sistema dei Fondi pensione e valutando l’opportunità di sostenere iniziative organizzative, promozionali e di informazione, anche su impulso di enti interessati, finalizzate a mettere a sistema i Fondi stessi, stimola la nascita di Previdenza Italia, Comitato per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare in Italia.